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Se l’antimafia si trasforma nel suo contrario. Lucio Luca racconta una storia palermitana che ha dell’incr

2024-10-18 14:40

Array( [87500] => Array ( [author_name] => Donato Zoppo [author_description] => (Salerno, 1975) scrive per i magazine «audioreview» e «Jam», dal 2006 al 2023 ha condotto il radio show Rock City Nights, dal 2005 dirige l’ufficio stampa Synpress44, con cui si occupa di comunicazione per musica e spettacoli. Ha scritto su Beatles, Lucio Battisti, pfm e tanti altri, diventando uno dei saggisti musicali più stimati in Italia. Per Compagnia editoriale Aliberti ha pubblicato "Lucio Battisti. Scrivi il tuo nome su qualcosa che vale" (2023) e "CSI. È stato un tempo il mondo" (2024). [slug] => donato-zoppo )) no author 87262

Se l’antimafia si trasforma nel suo contrario. Lucio Luca racconta una storia palermitana che ha dell’incredibile.

È accaduto tutto per davvero e Lucio Luca lo racconta in queste pagine. Dice di loro. Ma dice di noi.


Enrico Bellavia


Prefazione a La notte dell’antimafia di Lucio Luca



Una zarina ubriaca di potere, stordita da un parentado vorace e imbelle. Del resto, non è forse la famiglia la sentina di ogni amoralità? E poi uno stuolo di accomodanti leccapiedi inventatisi manager dall’oggi al domani, un vorticoso giro di soldi da perderci la testa. Quindi la schiera dei paladini, eroi dall’etica a corrente alternata. Le Cassandre inascoltate e tacitate con ignominia. I mafiosi che se la ridono. I non mafiosi che piangono tutte le lacrime dell’ingiustizia. Quelli che non sono né l’uno né l’altro, ma che provano a ritagliarsi un ruolo nell’indegna messinscena. 


Non fosse costato sangue e lutti, esistenze annientate, generazioni ipotecate dalla macchia del sospetto, la credibilità di uno Stato precipitata al minimo storico, sarebbe un circo, un incontro di wrestling tra giganti dopati. Muscoli gonfi e menti annebbiate. Colpi carichi che arrivano flosci. Rovinose cadute senza supplizio. L’Antimafia spettacolo che non si risparmia lordure e guittezze, a beneficio della folla plaudente. 


Silvana, protagonista di questo libro, è un giudice che ha tradito i suoi maestri, idolatrati nel martirio che sterilizza anche solo la vaga eventualità di eguagliarli. L’antagonista è Gianfranco: vittima suo malgrado. Paga il prezzo delle storture di un sistema che bolla di infamia anche chi le accuse se le è scrollate di dosso, ma perde comunque tutto: reputazione e beni. Quando, in fondo al calvario, il patrimonio torna indietro, perché accade più spesso di quanto si immagini, è scarnificato dalla voracità di irresponsabili incapaci, consumato dai debiti. 


È accaduto tutto per davvero e Lucio Luca lo racconta in queste pagine. Dice di loro. Ma dice di noi. Spettatori non paganti di un match che ci ha propinato eroi di carta, sostenuti dalla grancassa della propaganda, in nome di una battaglia che sarebbe cosa seria, se non l’avessero trasformata in un ring farsesco. Sugli spalti, ai margini, ci siamo ingozzati di slogan sperando di ingrassare in consapevolezza. Ci troviamo, invece, con le nostre migliori leggi, votate nel sacrificio degli autori, ridotte a sudici e sgualciti programmi di sala. E noi pronti a spellarci le mani al prossimo show. 




Enrico Bellavia


Direttore del settimanale «L’Espresso»




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Dorso digitale e cartaceo de «Il Mancino», testata registrata presso il Tribunale di Reggio Emilia 3/2016. 

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